Era il lontano 2011 quando un mio collega, felice possessore di un iPhone3GS, durante le pause caffè sponsorizzava a spada tratta il device della Mela Morsicata: ogni giorno mi incantava con funzionalità mirabolanti e la cosa che mi affascinava maggiormente era la capacità di connettersi ad internet.
Era strana l'idea di poter accedere a qualsiasi contenuto online o alle mail da ovunque mi trovassi.
All'epoca possedevo un Nokia N82: si trattava di un apparecchio di fascia alta per quei tempi e rappresentava l'eccellenza tra i telefoni cellulari.
Quel dispositivo mi aveva accompagnato per circa 2 anni ed aveva tutto ciò che si potesse chiedere ad un cellulare; anche qualcosa in più.
Mi permetteva di telefonare, scrivere e ricevere sms/mms, ascoltare musica sia tramite radio sia tramite mp3 e la sua fotocamera a 5Mpx con lenti della Zeiss permetteva degli scatti di tutto rispetto.
Intuivo appena le potenzialità di un iPhone ed ero un po' scettico soprattutto di fronte al prezzo di quel dispositivo che, per essere un cellulare, costava davvero molto.
Alla fine, da amante della tecnologia e dell'innovazione, mi decisi: nel ottobre 2011 comprai il mio primo iPhone versione 4.
Ogni giorno scoprivo funzionalità diverse di questo dispositivo e ben presto diventò un compagno insostituibile.
Certo, ero un po' sgomento nel constatare che quell'apparecchio ultra moderno non avesse la radio e lo spazio per inserire una scheda SD ma ben presto compresi quanto la costante connettività potesse supplire abbondantemente a queste apparenti mancanze!
L'Apple Store era un vero vaso di Pandora: tutte le volte che vi accedevo scoprivo applicazioni con capacità mai immaginate prima ma capii in fretta che acquistare tutto ciò che mi passava per la testa non sarebbe stato economicamente sostenibile.
Il JailBreak
Scoprii allora il JailBreak ovvero la possibilità di crackare il dispositivo: le limitazioni imposte dalla casa madre vennero a cadere come per incanto e agganciarsi a Store alternativi permetteva di installare qualsiasi applicazione gratuitamente.
Passò così un anno e le app più scaricate furono ovviamente decine e decine di giochi: come dimenticare le ore passate a lanciare gli uccellini di Angry Birds o le dita che si muovevano all'impazzata per battere il tempo recalcitrante a scorrere più lentamente in Ruzzle!
Il JailBreak durò un anno. Nonostante la sua innegabile utilità comportava anche qualche instabilità del sistema ed alla fine cedetti ai vincoli imposti da Apple reinstallando il sistema operativo iOS originale verso la metà del 2012.
Gli sms/mms: Whatsapp prima, Telegram dopo
Una delle funzioni che senza dubbio ho più apprezzato è stata da subito la possibilità di inviare sms/mms gratuitamente tramite Whatsapp.
Ricordo l'euforia nel constatare come le mie bollette telefoniche non si prosciugassero più a fronte di decine di sms quotidiani. E vogliamo parlare degli mms?
Nell'era pre-smartphone erano praticamente una chimera: oltre a costare una follia (da 0,50€ a 1€ l'uno!!) non tutti gli utenti potevano riceverli ed era necessario recarsi sul sito dell'operatore con acrobazie inaudite solo per vedere una foto.
Whatsapp di colpo abbatteva questi limiti con la possibilità di inviare decine di foto agli amici o ai parenti nelle occasioni più disparate.
L'acquisto di Whatsapp da parte di Facebook mi ha deciso ad adottare, e con soddisfazione,Telegram: le due applicazioni convivono egregiamente sul sistema sebbene prediliga di gran lunga Telegram per efficienza e duttilità.
Il Cloud Storage
Tra foto e musica, lo spazio del mio dispositivo iniziò a scarseggiare in fretta.
Come dice il detto "di necessità si fa virtù" e fu così che scoprii il Cloud Storage.
Dropbox chi era costui?
Per spiegare Dropbox si può pensare ad una chiavetta USB online. In altre parole è come avere una chiavetta sempre con sè dove immagazzinare i propri documenti ma è accessibile via web e sincronizzabile con lo smartphone e qualsiasi computer sul quale si desideri poter accedere ai propri dati.
Girando su internet scoprii diversi servizi analoghi ma alla fine ho deciso di utilizzare Dropbox per i documenti e OneDrive per le foto: in fondo mi sembrano i migliori servizi di Cloud Storage in circolazione.
I Social Networks
In tutto questo scenario, tra giochi, mail, foto e video, i social network la facevano da padroni: le notifiche su Twitter, Facebook e Linkedin mi davano la possibilità di interagire con followers/amici/contatti praticamente in tempo reale. Nonostante il mio comportamento a riguardo sia profondamente cambiato nell'ultimo anno, devo dire che all'inizio questa abbondanza di comunicazione costituiva una novità davvero inaspettata.
Il navigatore
Verso la fine del 2012, avendo in programma qualche viaggetto in Europa (e non solo), iniziai a guardare la disponibilità di navigatori sull'Apple Store.
All'epoca GoogleMaps non era molto veloce e comunque, dovendo scaricare le mappe durante la marcia, il suo utilizzo non era adatto a posti con copertura 3G scarsa (dove io vivo) o all'estero (per via del roaming dati che ha costi improponibili).
Non parliamo poi delle mappe della Apple che ancora oggi, nel 2014, sono una sorta di barzelletta.
Alla fine decisi di investire una cospicua sommetta e comprai il TomTom.
Mai acquisto fu più azzeccato: dall'inizio del 2013 ad oggi non conto le volte in cui l'ho usato sia in Italia sia all'estero sopperendo alla mia mancanza cronica di capacità d'orientamento in più di un'occasione.
Il VoIP
Infine il VoIP. La possibilità di effettuare chiamate tramite internet.
Durante i miei viaggi europei ho conosciuto molte persone di nazionalità differenti. Con alcune ci si scambiava il contatto skype con altre direttamente il numero di cellulare. Ed è così che ho iniziato a cercare una app che mi permettesse di chiamare gratuitamente, o quasi, anche all'estero. Approdai a Mtalk (si veda anche il mio articolo "Mtalk, chiamate VoIP tramite internet) dell'italiana Messagenet e ne rimasi sorpreso: questa app non solo permette di chiamare altri utenti mtalk a costo zero ma anche numeri fissi nazionali ed internazionali a costi contenutissimi con una qualità della voce decisamente superiore a Skype.
La cosa più interessante, però, fu il "meccanismo" inverso. Tutte le volte che vado all'estero acquisto una carta della nazione visitata e, utilizzando il traffico internet dell'operatore straniero, posso chiamare in Italia a costi davvero irrisori.
Quest'anno, ad esempio, girando tra Germania ed Austria ho effettuato quasi 8h di chiamate spendendo poco più di 5€. Non male direi.
Conclusioni sullo smartphone
Uno smartphone è uno strumento eccezionale.
Anche oggi, a distanza di tre anni, il mio iPhone continua a funzionare egregiamente nonostante il vetro frantumato a seguito di ripetute e rovinose cadute.
A conti fatti, un dispositivo di questo genere può comodamente sostituire un cellulare, un navigatore satellitare, un lettore mp3, un internet point, un centro messaggi e chissà quali altri aggeggi tecnologici.
Per questo quando qualcuno mi dice: ma... 700€ per un cellulare è una follia. Beh si, concordo in pieno ma un iphone non è un cellulare!
Oggi attendo la diretta il Keynote della Apple, l'evento annuale di domani (9/9/2014), dove verrà presentato il prossimo iPhone6.
Conclusioni sull'utilizzo
Nell'ultimo anno, complice anche le conoscenze personali fatte che mi hanno molto influenzato, ho compreso come l'uso di un dispositivo di questo genere come dei social network (ma questo sarà oggetto di un altro post) tenda a monopolizzare l'attenzione personale.
L'uso consapevole di questi dispositivi dovrebbe prevedere il confinamento entro certi limiti e solo in alcune situazioni.
Per questo ho ridotto di molto le notifiche automatiche, eliminato lo scaricamento automatico della posta e precluso avvisi sonori o visuali da parte del dispositivo durante cene, lavoro ed altre situazioni dove mi trovo di fronte a visi umani.
Un buon bilanciamento tra tecnologia e rapporti umani, nonostante la potenza di questo strumento, deve sempre regnare sovrana ma certo, la consapevolezza di avere il mondo in tasca è qualcosa alla quale ancora oggi non riesco pienamente a contemplare.