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domenica 24 gennaio 2010

Sempre più low cost ed informatica per zotici

Vorrei raccontarvi una mia recente esperienza informatica...

Questa mattina mi sono alzato alle 3 per andare all'aeroporto di Bergamo e quindi far rotta verso Berlino.
Due giorni prima ho effettuato il checkin online e stampato le carte di imbarco ma arrivato al check in aeroportuale mi son ricordato di aver lasciato quei documenti a Torino...
Si perchè adesso, nell'ottica del sempre più low cost le carte di imbarco si stampano rigorosamente a proprie spese: risparmio di carta o denaro?
Non saprei ma fatto sta che una irriverente signorina mi guarda dicendomi che sono 40€ a testa.
Non volevo crederci: 4 fogli di carta a 40€!!!!

A questo punto le dico che cercheremo un'altra situazione con la convinzione che senza dubbio avrei trovato una bella rete wireless per scaricare le carte di imbarco, copiarle sulla chiavetta USB che avrei portato ai vari negozianti implorando in una stampa a pochi euro per 4 miseri A4...
Accendo il portatile, controllo le wireless ma niente da fare. Tutte protette e nemmeno una a pagamento.
Guardo l'orologio: mancano ancora 45 minuti all'imbarco per cui mi alzo alla ricerca di un info-point chiedendo aiuto per trovare una soluzione.
Questi mi dirottano su un "internet point": 4 pc su una palina vecchi almeno di 6 anni e a questo punto la tragedia: a parte il sistema operativo e il browser utilizzati, l'usabilità è davvero pessima.
Non mi ritengo un esperto informatico ma nemmeno uno alle prime armi e nonostante questo, dopo circa 40 minuti di agonia con un mouse che non funzionava, una tastiera incredibilmente insensibile, un sistema che nonostante avessi impostato la lingua italiana mi parlasse in spagnolo.... arrivo alla fine della mia sessione con 12€ in meno e senza essere riuscito a stampare l'agognata carta di imbarco.
A questo punto stremato e visibilmente adirato mi dirigo nuovamente verso l'antipatica signorina del checkin e con disgusto mi ritrovo a spendere 10€ per ciascun foglio di carta! 40€ in tutto...

L'aereo parte e finalmente arriviamo in Germania.
In hotel chiedo come fare per riuscire a navigare su internet tramite il wireless. Alla reception mi informano che con TMobile, il loro operatore principale a livello nazionale, ed una carta di credito è possibile in Hotel come nel resto della città.
Allora arrivato in camera apro la finestra delle connessioni wireless del mio portatile, clicco su tmobile e mi si presenta una schermata che mi chiede 8€ per un'ora, 16€ per 10 giorni o 29€ per 30 giorni.
Uso la mia carta di credito ed acquisto 10 giorni di connessione no limit ed eccomi qui a scrivere sul mio blog...

La conclusione della giornata è che molti amici, purtroppo, hanno ragione: all'estero certe cose sono diverse.
Sono passato dall'aeroporto bergamasco con un internet point da terzo mondo e inutilizzabile ad un paese evoluto dal punto di vista delle comunicazioni.
In Italia esistono le chiavette per le connessioni ad internet con operatori che offrono abbonamenti carissimi e lunghe procedure di affiliazione oppure reti telefoniche via filo sempre meno curate dal punto di vista della assistenza e del mantenimento.
In Germania dai il tuo numero di carta di credito e sei subito online in tutta la città: facile, conveniente, veloce.
Ma perchè dobbiamo sempre essere in dietro?

venerdì 8 gennaio 2010

Svchost.exe: virus o servizio indispensabile?

Premessa

L'altra sera, dopo il blocco di una applicazione, ho cercato il processo sul Task Manager di Windows per fermalo forzatamente.
Oltre a vari processi abbastanza noti come firefox, thunderbird, dropbox ed altri, mi sono ritrovato svchost.exe con quasi 32Mb di RAM occupata.
Ho deciso, quindi, di capire la natura di questo processo dal nome alquanto criptico ma che appare in tutti i computer che hanno windows XP (non ho mai provato su Vista o 7) installato.
In questo articolo vi racconterò cosa ho scoperto.


Servo della gleba

Nell'utilizzo di un sistema operativo ci sono alcune operazioni di base come la gestione delle finestre o del salvataggio dei files che sono estremamente simili se non identiche da programma a programma.
Se, infatti, salvo un file su Excel o su Notepad, la finestra è praticamente uguale.
A questo punto, il programmatore può scegliere di riscrivere ogni volta porzioni di codice che generano tali finestre o appoggiarsi a servizi che gli forniscano queste funzionalità.
svchost è un servizio che mette a disposizione le librerie dinamiche e permette, dunque, di far risparmiare molto tempo al programmatore che vuole scrivere la sua applicazione ma che non vuole perdere tempo con funzioni base come il salvataggio di un file.
Questo programma che da un lato si dimostra essenziale ed estremamente utile, non fa però distinzione alcuna tra programma "benevolo" e "malevolo"; ecco, quindi, che spesso e volentieri viene usato anche come veicolo di malware e virus.

Le istanze di svchost

Svchost crea diverse istanze, una per ogni servizio richiamato.
Un ottimo software gratuito e senza necessità di installazione è svchost viewer che permette di vedere tali istanze e di valutare se ve ne sono di malevole o meno.
Se scopriamo che un servizio è superfluo possiamo sempre disattivare dalla finestra dei servizi di Windows andando su Start->esegui->services.msc.