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mercoledì 11 febbraio 2009

Gestione tabelle in LaTeX

Premessa

Le tabelle in LaTeX, come in altri sistemi di composizione testi, sono oggetti complessi da gestire. Può capitare di vederle "sparire" dal luogo in cui ci si aspetta di trovarle oppure "cambiare posizione" in modo semi arbitrario nel momento in cui si aggiunge altro testo o altre tabelle. Inoltre ci sono alcune regole di composizione che è bene tenere ben in considerazione per evitare di generare tabelle brutte a vedersi oltre che difficili da gestire.

Per creare tabelle si può usare l'ambiente tabular. Se si desidera che la tabella sia flottante è bene inserire questo ambiente tra i tag denominati \begin{table} e \end{table}.
La figura mostra un chiaro esempio di cosa non si deve fare quando si creano tabelle.

Regole di creazione tabella

Per creare una tabella è necessario tenere in considerazione alcuni punti chiave:
  • non utilizzare mai righe verticali, meno che mai doppie;
  • allineare i numeri a destra e il testo al centro o sinistra;
  • specificare eventuali unità di misura nella intestazione, mai nel corpo;
  • utilizzare, nei numeri, sempre lo stesso numero di decimali;
  • non usare mai le virgolette per ripetere il valore soprastante: ripeterlo o lasciare in bianco.

L'origine: le tabulazioni

L'ambiente tabular è nato, originariamente per creare tabulazioni:

\begin{tabular}{clr}

Pippo & bianco & 102,5 \\
Paperino & nero & 15,4 \\

\end{tabular}

Questo codice definisce un testo tabulato con tre colonne "clr" di cui:
  • c: la prima allineata al centro,
  • l: la seconda allineata a sinistra,
  • r: la terza allineata a destra
E' fondamentale ricordarsi il simbolo // al termine di ogni riga per evitare errori difficilmente diagnosticabili.
Eventualmente si può voler specificare quanto spazio deve intercorrere tra una colonna e l'altra. Per fare ciò ci viene in aiuto il comando p{distanza}. Sempre meglio esprimere tale distanza in valore relativo:

\begin{tabular}{p{.3\textwidth}r}

bianco & 102,5 \\

nero & 15,4 \\

\end{tabular}


Per inserire righe verticali si utilizzi il comando \hline.
Al posto di \hline, per migliorare la visibilità si può usare il pacchetto booktabs che ci permette di inspessire le linee o creare righe a metà:

\begin{tabular}{llr}\toprule

Pippo & bianco & 102,5 \\\cline{2-3}
Pluto & nero & 15,4 \\\midrule
Paperino & giallo & 12,4 \\\bottomrule
\end{tabular}

Particolarmente utili sono i comandi che permettono ad un testo di occupare più righe (nel caso di titoli) o più colonne (tramite il pacchetto multirow):


\begin{tabular}{lr} \toprule
\multicolumn{2}{c}{intestazione}\\ \toprule
\multirow{2}*{colore} & 102,5 \\
& 15,4 \\ \bottomrule
\end{tabular}

1 commento:

  1. Aggiungerei, per completezza e tra le altre cose, la possibilità di evidenziare righe alternate con colori diversi. (vedi per esempio http://tr.im/rZ6Q )

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