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giovedì 30 dicembre 2010

Emozioni informatiche e Duke Nukem 3D

Quando ero giovine, alla tenera età di 16 anni anelavo senza limiti al motorino.
I miei genitori, come tutti i genitori che non hanno avuto esperienze con le due ruote, in risposta alle mie spasmodiche preghiere... mi regalarono il mio primo computer...

Iniziò allora la mia avventura nel mondo dell'informatica e a 17 anni fui iniziato da alcuni compagni di classe ai giochi per computer grazie a Duke Nukem 3D.
Era uno sparatutto emozionante ed all'avanguardia per l'epoca che mi incollò per ore ed ore davanti allo schermo sia di giorno sia di notte.

All'epoca non esistevano le console.
Non si parlava ancora della guerra tra Wii, PS, XBOX e non esistevano le portatili PSP e DS...
Era l'epoca dei PC ed io ero alle prese con il mio primo computer, un vecchio i386SX (senza coprocessore matematico) con un monitor da 14'' che emetteva più radiazioni di una centrale nucleare a pieno regime ed un modem esterno da 14.4Kb/s che si connetteva solo alle BBS ed era costato più dell'autoradio di mio padre.
Il sistema operativo era il DOS con la sua suddivisione della memoria RAM in memoria bassa ed alta e si affacciava il windows 3.0 con le sue icone allegramente scopiazzate dall'Amiga.

Su questo computer passai molte ore liete in compagnia di Duke Nukem 3D che mi permise, inconsapevolmente, di conoscere meglio il computer.
Duke Nukem girava in memoria bassa ma, tipicamente, il DOS utilizzava questo spazio per caricare una serie di programmi residenti in memoria utili alla gestione del PC.
Per questo motivo iniziai a studiare il sistema operativo, a conoscere i file di configurazione, a smanettare con l'help in linea e tutto per liberare la memoria bassa al fine di giocare...
In questo modo conobbi l'autoexec.bat ed il config.sys e tutto ciò mi incuriosì non poco.
Il passaggio successivo furono i primi passi verso il basic e gli script di configurazione automatica che mi permettevano il caricamento in fase di boot dei programmi a seconda dell'uso che dovevo fare del computer.

Successivamente insieme a due amici decidemmo di usare Duke Nukem per giocare in rete.
I computer non erano portatili e quindi si partiva da casa caricandosi a spalle il case, il monitor formato padellone e cavi ovunque.
Si organizzavano le serate/weekend a casa di uno o dell'altro partendo il sabato sera, tirando fino a tardi, e a volte si dormiva nella stessa casa per ripartire con la domenica ludica...

Router, cavi di rete, switch? All'epoca non ne conoscevamo l'esistenza o forse proprio non esistevano o probabilmente costavano troppo perchè potessimo prenderli in considerazione ed allora via di cavo seriale per connettere due PC tra di loro.
Ma solo due per volta ed il terzo, a rotazione, stava a guardare :-)
Ecco la nostra "rete".
La connessione, però, nonostante i computer fossero solo due per volta era lentissima e dopo nottate a cercar di capire quale potesse essere il problema (internet non c'era e noi avevamo 17 anni!!), scoprimmo che la seriale è intrinsecamente lenta per questo genere di giochi che necessitano lo scambio di molte informazioni al secondo.

Decidemmo quindi di passare alla porta parallela ed anche qui le serate passate insieme per far dialogare i computer non si contano...
Tra coca cola, riavvii, perplessità varie riuscimmo anche in questa impresa: e si parla di windows 3.0!!
L'emozione provata quando i due PC iniziarono a parlarsi è ancora viva dentro di me.

Uno dei due miei amici, però, aveva un 486DX (con coprocessore matematico), un mostro di un altro pianeta rispetto al mio povero i386SX che soffriva di potenza di calcolo quando doveva elaborare oltre alla grafica anche la connessione.
Un altro computer costava troppo (soprattutto all'epoca e dato il fatto che i soldi erano dei genitori e non miei...) ma ero intenzionato a giocare ad armi pari.
Per questo motivo iniziai a comprendere cosa fosse una scheda madre, un coprocessore matematico, la RAM e tutte ste cosette...
Ipotecando (presso i miei genitori) la paghetta dei successivi 6 mesi comprai, infine, un coprocessore e lo saldai sulla scheda madre insieme ad un amico perito (tra fioretti e preghiere rivolte a San Circuito che non mi facesse bruciare nulla....) e cambiai la memoria RAM aggiungendo un banco da 2Mb (!!!) duplicando la precedente RAM.

Finalmente ero operativo e le serate si fecero molto più animate tra urla di gioia quando si vinceva e i fischi quando si perdeva, tra appostamenti virtuali e battaglie all'ultimo sangue con pugnali, bazooka, mitragliette e armi speciali!

Se siete arrivati fino a qui a leggere, probabilmente vi starete chiedendo il motivo di questo post...
Tutti questi ricordi sono venuti fuori quando ho letto, in questi giorni del porting del gioco denominato Duke Nukem 3D su Linux...
Mi son tornate alla mente le ore passare a fare i miei primi abbozzi di hacking, le ore di gioco davanti al monitor, i giorni insieme agli amici a fare le scoperte nel mondo dell'informatica che mi hanno condotto a utilizzare questi strumenti nella vita di tutti i giorni e nel mio lavoro.

Insomma.... leggendo questo articolo mi sono tornate vecchie emozioni alla mente... emozioni informatiche incomprensibili e forse deprecabili da chi non ha vissuto le medesime esperienze ma pur sempre emozioni!

4 commenti:

  1. Anche se Duke Nukem non mi ha reso smanettone come nel tuo caso, ha fatto prendere tante radiazioni da monitor anche a me! :-D

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  2. http://www.liflg.org/

    Vedi anche questo indirizzo .
    Ciao

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  3. Caro Vittorio,
    Io ero nella tua stessa situazione, ma con Sensible Soccer... A parte la saldatura del processore... ho fatto praticamente tutto quello che hai fatto tu con i files di configurazione.
    Che emozione ragazzi! I bei tempi andati di MS-DOS... del "copy con", del "cd..", di "a:", ecc. Eh eh ehehe ;-)
    Umberto

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  4. Ciao Umberto, mi fa davvero piacere condividere queste "emozioni" con qualcuno che le ha provate a sua volta!
    Si bei tempi. Era tutto una scoperta.
    Duke Nukem è stato il mio primo salto nell'informatica.
    Il secondo l'ho compiuto con Linux :-P

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