Pagine

martedì 21 maggio 2013

Il futuro è oggi....?

Premessa
Da anni sono affascinato dalla teoria della complessità...

Diversi studi scientifici ed empirici sostengono che la storia può essere vista come un insieme di sistemi e sottosistemi (una società, una famiglia, un impero, una nazione, il mondo stesso) nei quali regna una situazione di "stabilità" per un determinato periodo.
Tale situazione è minata, nel tempo, da piccoli segnali che innescano reazioni a catena che, a loro volta, forniscono evidenti segnali di crisi impercettibili su più fronti.
Il perpetrarsi di questi segnali porta inevitabilmente ad una crisi sistemica.
Il passaggio dalla preistoria (dinosauri) alla storia, la caduta dell'impero romano, la rivoluzione industriale sono solo alcuni esempi pratici di ciò che queste teorie esprimono.
La storia come la conosciamo racconta "soltanto" l'evento in sè ma questo si porta dietro anni se non secoli di segnali che hanno portato a ciascuna instabilità.
Alla crisi segue l'evoluzione del sistema stesso passando ad un'altra situazione di "stabilità" apparente fino alla prossima crisi e così via.
La teoria della complessità afferma che se in un futuro riuscissimo a cogliere il sistema studiato nella sua totalità comprendendo la complessità dei messaggi che ci arrivano ecco che... potremmo essere virtualmente in grado di prevedere il futuro.

A tal proposito, per chi fosse interessato, consiglio la lettura di un testo che ho letto due anni fa e ho recensito di seguito dato che mi ha molto colpito:
http://zuccala.blogspot.it/2011/05/libro-recensione-formicai-imperi.html



La crisi del sistema
Per come la vedo io, un possibile scossone sta per arrivare.
La notizia è stata data in sordina, solo in riviste e siti specializzati... ma quando l'ho letta il mio primo pensiero è stato: CI SIAMO!
Una ragazza appena 18enne ha sviluppato un condensatore (un componente elettrico molto comune in tutti i nostri elettrodomestici e nelle batterie: lo vedete raffigurato in diverse forme nell'immagine dell'articolo) dalle qualità straordinarie.
Esso permette tempi di carica eccezionalmente bassi, un numero di cicli carica/scarica estremamente elevati (si parla di fino a 100 volte superiori rispetto gli attuali condensatori), e tempi di autonomia incredibilmente superiori in confronto agli standard odierni.
A mio avviso il motivo di così poco eco è il contesto della scoperta: un evento organizzato da Intel (leader tra i costruttori di microchip per computer e smartphone) la relega ad un mondo "informatico" ma così non è...!

I condensatori, come detto precedentemente, sono alla base delle batterie di qualsiasi oggetto che richiede alimentazione ma non può essere "attaccato" alla rete elettrica. Insomma qualsiasi oggetto elettrico/elettronico che si muove con noi.
Messa così la prima cosa che viene in mente è il cellulare/smartphone/tablet ed in effetti, se questa scoperta dovesse concretizzarsi in qualcosa di commercializzabile, donerà maggiore autonomia ai nostri device (ad oggi funestati dalla durata vergognosa delle proprie batterie).
Tuttavia il pensiero che a me è venuto in mente è stato... "auto elettriche".
Più volte ho disquisito con mio padre sulla fattibilità dell'auto elettrica come alternativa a quelle tradizionali ed il problema principale sembra sempre e solo lei... la batteria: è impensabile che una persona che si reca dal "distributore" per rifornire la propria auto sia costretta a lascila in carica per 5h al posto dei 5' di oggi senza contare che tale carica attualmente dura poco... pochissimo...
Ed allora ecco qua la possibile svolta, lo scossone che potrebbe davvero rivoluzionare il nostro concetto di mobilità, che potrebbe davvero mettere in ginocchio le multinazionali del petrolio, che potrebbe cambiare gli equilibri del potere economico e politico delle nazioni come oggi le conosciamo...

Forse sono esagerato; forse visionario ma penso che questa scoperta possa rappresentare una svolta.
Staremo a vedere le evoluzioni ma per ora segnatevi questa data: 20 maggio 2013 e leggete questa breve news che raffigura bene come è vista questa notizia nel settore informatico; troppo limitativa a mio avviso:
http://www.ispazio.net/412303/una-ragazza-diciottenne-rendera-lautonomia-degli-smartphone-virtualmente-illimitata-video

1 commento: