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venerdì 6 maggio 2011

LIBRO: recensione Navi, puttane e lettere da casa


TITOLO: Navi, puttane e lettere da casa

SOTTOTITOLO: Nessuno

GENERE: Piccole storie

PAGINE: 120 scritte con caratteri grandi

AUTORE: Pitton Fabrizio

EDITORE: Mursia

Navi, puttane e lettere da casa è una collezione autobiografica di piccole storie con protagonisti i mariani e ciò che gira intorno a questo mondo sconosciuto ai più.

Questo libro racconta le storie di marinai che troppo spesso iniziano la loro carriera in giovane età (l'autore si imbarca a 17 anni); la loro scuola sono il mare ed i colleghi veterani.
Si parla di piccole imbarcazioni di carico/scarico che solcano il Mediterraneo e di enormi porta-container che affrontano traversate oceaniche; si parla degli equipaggi ma soprattutto di donne.
Le prostitute che allietano le soste e con le quali i marinai intrecciano rapporti di varia natura: dalla storia di una notte, agli incontri periodici, dalle promesse di matrimonio al riscatto della dignità di poche fortunate che con un matrimonio riscoprono nuovi orizzonti; dai rapporti eterosessuali a quelli omosessuali.
Ma si parla anche di famiglia e delle mogli che aspettano giorno dopo giorno i propri mariti prima con entusiasmo e poi, con il passar del tempo con malinconia ed infine con indifferenza.

Le pagine si leggono di un fiato (io l'ho finito in meno di 4 ore) e per poche ore si sognano luoghi lontani ed esotici, donne belle e brutte ed una vita molto diversa da quella di un ufficio o di una fabbrica.

Forse un po' troppo corto, forse a volte un po' troppo tecnico (non tutti conoscono i termini marinari che necessiterebbero di un glossario o di maggiori spiegazioni), il libro non scade mai nel banale e tanto meno nel volgare: non troverete particolari scabrosi o i dettagli dei rapporti perchè l'intento dell'autore è quello di raccontare cosa succede nelle città portuali e le relazioni umane non ciò che succede nei letti dei bordelli o dei giacigli improvvisati.

L'atmosfera che si respira è molto malinconica ma avventurosa. E' un libro che può allietare il lettore durante un weekend o nei viaggi in bus o treno mentre va al lavoro.
Personalmente lo consiglio.

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